09 Gennaio 2025

Negli ultimi anni, lo smart working si è affermato come uno strumento chiave non solo per migliorare il benessere dei lavoratori, ma anche per promuovere un nuovo modello di sostenibilità ambientale e sociale.

La rinascita dei piccoli borghi

Con la diffusione del lavoro da remoto, sempre più persone hanno scelto di abbandonare i grandi centri urbani per trasferirsi in piccoli borghi e aree rurali. Questa scelta risponde alla ricerca di un ritmo di vita più sostenibile, a contatto con la natura, e ha permesso a molti territori a rischio di spopolamento di tornare a vivere.
Grazie al lavoro agile, i borghi e le piccole città hanno visto un ritorno di residenti, che ha contribuito a:

  • Rivitalizzare l’economia locale, sostenendo piccole imprese e artigiani.
  • Promuovere la tutela del patrimonio storico e culturale.
  • Valorizzare la qualità della vita in contesti meno urbanizzati e più sicuri.

Fondi e incentivi: un motore per il cambiamento

L’impulso a questa tendenza è arrivato anche da politiche concrete: sovvenzioni e incentivi statali e regionali. Questi fondi, in particolare quelli derivanti dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), sono stati destinati alla rigenerazione dei borghi con meno di cinquemila abitanti. Una misura che ha offerto opportunità reali a famiglie e professionisti, favorendo il ritorno nei territori più marginali e la creazione di nuovi equilibri demografici.

Benefici per le città e l’ambiente

Lo smart working non è solo una risorsa per le aree rurali, ma ha portato benefici significativi anche alle grandi città:

  • Riduzione del traffico: con meno spostamenti quotidiani, le emissioni di CO₂ si sono ridotte, contribuendo al miglioramento della qualità dell’aria.
  • Decongestione degli spazi urbani: infrastrutture pubbliche meno stressate, minore pressione sui servizi e sugli spazi condivisi.
  • Nuova sostenibilità urbana ed extraurbana: l’equilibrio tra città e piccoli centri promuove uno sviluppo più armonioso e rispettoso dell’ambiente.

Un modello di sostenibilità per il futuro

Lo smart working dimostra che è possibile unire innovazione tecnologica, sviluppo economico e rispetto dell’ambiente. Riducendo l’impatto ambientale legato alla mobilità e promuovendo una nuova cultura del lavoro, è possibile costruire un futuro più sostenibile per tutti.

Il Ministero dell’Ambiente sostiene questa trasformazione come parte integrante di un percorso verso un Paese più sostenibile, valorizzando il lavoro agile come leva per il benessere collettivo e la rigenerazione dei territori.

Lavorare in modo più intelligente significa vivere meglio e proteggere l’ambiente, riscoprendo le bellezze e le opportunità dei piccoli borghi italiani. 

Smart Working: un alleato per l’ambiente e la rigenerazione dei borghi

 

Scopri gli altri consigli del decalogo!

Il presente approfondimento prende in esame la tavola 1 dei “Decalogo sui luoghi di lavoro sostenibili” realizzato con la consulenza scientifica dell’ENEA.

 

Fonte:

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