Ogni giorno, nelle nostre case e nelle nostre città, produciamo rifiuti. Ma cosa succede dopo? Mentre un tempo venivano semplicemente smaltiti, oggi stanno diventando una risorsa fondamentale per costruire un futuro più sostenibile. L’Italia, con un impegno crescente e una serie di progetti innovativi, sta dimostrando che l'economia circolare non è solo una teoria, ma una realtà concreta. In tutto il Paese, Regioni e comunità stanno trasformando la gestione dei rifiuti in un motore di progresso ambientale, dimostrando che un approccio virtuoso è possibile.
Se non li rifiuti li rendi felici
Il primo di questi esempi è la campagna di comunicazione della Regione Emilia-Romagna“Se non li rifiuti, li rendi felici” che punta l’attenzione sulle attività di prevenzione, primo step della gerarchia europea, e ricostruisce il percorso dei nostri rifiuti dopo la raccolta differenziata, divulga i dati sul loro recupero e racconta gli obiettivi e le strategie regionali sul tema della gestione sostenibile dei rifiuti.

Metaprogetto
Nella stessa regione ci sono i Centri di Educazione alla Sostenibilità impegnati nel“Metaprogetto”, un percorso strutturato di co-progettazione sul tema dell’economia circolare, che ogni Centro ha sviluppato con azioni concrete sul proprio territorio. I destinatari delle iniziative sono gli studenti delle scuole (primarie e secondarie), gli insegnanti, le famiglie, le associazioni e gli enti del terzo settore, le realtà produttive locali. Al centro di questo percorso ci sono le sfide della riduzione dei rifiuti, riuso e riciclo (RAEE, tessile, packaging), della riduzione della plastica e del contrasto allo spreco di cibo.

La gestione dei rifiuti e delle bonifiche nella Regione Lombardia
Uno strumento di divulgazione accessibile a tutti è stato messo a punto dalla Regione Lombardia“La gestione dei rifiuti e delle bonifiche nella Regione Lombardia” nel quadro del Programma Regionale di Gestione dei Rifiuti. Il quaderno contiene una sintesi ragionata e divulgativa dei principali elementi della nuova programmazione regionale, a partire dall’inquadramento dello stato di fatto, sino alla presentazione di strategie, obiettivi e strumenti attuativi, con orizzonte al 2027, declinati nei diversi piani settoriali.
Zero Spreco
Nelle Marche, il cortometraggio“Zero Spreco” è stato realizzato nell’ambito di un progetto che ha l’obiettivo di promuovere la comunicazione, la divulgazione e la disseminazione sul tema dello spreco alimentare. L’iniziativa ha coinvolto i Comuni di Monteprandone, Grottammare, Monsampolo del Tronto e Ripatransone, oltre a diverse associazioni del terzo settore. Il Comune di Monteprandone, in qualità di ente capofila, ha curato la realizzazione del film in collaborazione con gli altri soggetti pubblici e privati. L’autore e regista, Ernesto Vagnoni, ha scelto di coinvolgere come attori gli alunni degli istituti comprensivi dei Comuni aderenti al progetto, rendendo i giovani protagonisti di questa esperienza cinematografica.

Progetto CORE
Nella Provincia Autonoma di Bolzano continuano gli incontri con gli stakeholder locali delprogetto CORE (Composting in Rural Environments) per discutere di un progetto pilota sperimentale che mira a compostare in loco il residuo di un impianto di fermentazione anaerobica (quello del comune di Lana) che attualmente viene smaltito fuori regione. Il progetto europeo CORE, finanziato nell’ambito del programma Interreg Europe, è incentrato sullo scambio di buone pratiche in tema di gestione della frazione organica dei rifiuti.

Piano di gestione dei rifiuti urbani della provincia autonoma di Trento
Infine, la Provincia autonoma di Trento ha aggiornato il proprio Piano di gestione dei rifiuti urbani con obiettivi ambiziosi da raggiungere entro il 2028: riduzione della produzione di rifiuti pro-capite, incremento della raccolta differenziata all'80%, miglioramento della qualità e del recupero di materia, autosufficienza territoriale e trasparenza nel monitoraggio. Notevole importanza è assegnata proprio alla comunicazione, con l’intento di coinvolgere in maniera capillare tutti i cittadini, enti e attori locali. La finalità è quella di incentivare abitudini di consumo e modelli di produzione sostenibili a ridotto carico di rifiuti (per esempio contro lo spreco alimentare e l’uso eccessivo di imballaggi).

Il Piano di comunicazione adottato dalla Agenzia provinciale di protezione ambientali sta trovando concreta attuazione nella campagna di comunicazione denominata“Rispetta il Trentino”, avviata nel 2024 e destinata a proseguire per tutto il 2025. La campagna punta a diffondere la cultura delle "3R dei rifiuti": Riduci, Riusa, Ricicla. I principali strumenti di comunicazione saranno il nuovo sito web rispettailtrentino.it e la piattaforma educativa RI-Academy che offrono strumenti digitali, contenuti formativi, giochi e quiz per sensibilizzare sul tema della gestione sostenibile dei rifiuti.
Gli esempi virtuosi che abbiamo visto dimostrano che l'economia circolare non è un obiettivo lontano, ma una realtà già in atto nel nostro Paese. Il successo di questi progetti ci insegna che, quando la gestione dei rifiuti diventa un'opportunità, si creano benefici non solo per l'ambiente, ma anche per le comunità e per l'economia. La trasformazione dei nostri scarti in una risorsa preziosa è la chiave per un futuro più sostenibile. Dalla nostra parte, la sfida continua a essere quella di abbracciare ogni giorno le buone pratiche: perché il vero cambiamento non parte solo dalle istituzioni, ma da ognuno di noi.
In fondo, dipende da noi.










