24 Luglio 2024

Nel Mar Mediterraneo sono in continuo aumento le specie aliene (o non-native, non-indigene, alloctone, esotiche), ovvero quelle specie o sottospecie che sono presenti fuori dai territori che storicamente hanno occupato in natura, come risultato diretto o indiretto di azioni antropiche.

Le cause sono infatti da ricondurre prevalentemente al traffico marittimo, all’acquacoltura, all’acquariofilia e soprattutto ai cambiamenti climatici, che riscaldando il bacino chiuso del Mediterraneo più di altri mari, lo rendono habitat idoneo all’espansione di specie che arrivano attraverso corridoi naturali, come lo Stretto di Gibilterra, o corridoi artificiali, quali il Canale di Suez.

Alcune di queste specie possono diventare invasive e rappresentare una minaccia per gli ecosistemi e per le specie indigene, arrivando ad arrecare danni all’economia, come nel caso del famoso granchio blu, o a rappresentare un pericolo per la salute umana.

Segnalare tempestivamente e monitorare tali specie può essere un fattore cruciale per mettere in atto azioni di prevenzione e di contenimento.

Il coinvolgimento attivo dei cittadini nella raccolta volontaria di osservazioni a supporto dei ricercatori, la cosiddetta citizen science può rappresentare uno strumento utilissimo ad accrescere le conoscenze sui fenomeni ecologici e, al contempo, sensibilizzare gli stessi cittadini sulle criticità ambientali.

L’ISPRA, da sempre impegnato nella raccolta di dati e negli studi sulla diffusione delle specie aliene, ha prodotto un opuscolo per il riconoscimento delle nuove specie potenzialmente osservabili e pescabili nei nostri mari, incluse alcune pericolose per la salute umana in quanto tossiche al consumo, urticanti o velenose al contatto.

Nell’opuscolo viene messo a disposizione anche un contatto mail a cui inviare le eventuali segnalazioni in caso di avvistamento o cattura di una delle specie indicate, con relative istruzioni per fornire informazioni a contorno utili per gli scienziati.

Le segnalazioni che verranno raccolte contribuiranno a monitorare la diffusione di queste specie nei nostri mari e a studiarne gli effetti sull’ambiente e sull’uomo.

 

Vedi anche

Specie esotiche invasive: gli alieni che mettono a rischio la biodiversità
Specie aliene nei nostri mari - NNB - Ispra (isprambiente.it)

Fonte: MASE

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