Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, nell’occasione della crociera attorno al mondo della “Nave Scuola Amerigo Vespucci”, ha curato la produzione di un documentario su 5 temi (Biodiversità, MER, AMP, Cibo e Pesca, Energie Rinnovabili) che illustra le pratiche e le strategie dell’Italia per la tutela del mare e della sua biodiversità.
“Le energie rinnovabili e il mare, l’energia pulita e i mari italiani. Degli oltre 320 TWh del fabbisogno energetico elettrico italiano ogni anno, più di un terzo arriva oggi da fonti rinnovabili. L’ultimo rapporto sull’efficienza energetica dell’ENEA parla in particolare di 110 TWh, equivalenti a circa una decina di milioni di tonnellate di petrolio. Se nel computo dell’energia inseriamo anche la componente non elettrica, allora la quota green rappresenta il 19% del totale. Il potenziale dell’eolico offshore per il nostro Paese è enorme, in primis per la decarbonizzazione, ma anche dal punto di vista industriale. Secondo le stime del Global Wind Energy Council, emerse dal documento presentato all’evento, l’Italia potrebbe essere il terzo mercato mondiale per l’eolico galleggiante. Per il Politecnico di Torino, il potenziale italiano di eolico offshore galleggiante è di ben 207,3 GW per 540,8 TWh l’anno di produzione, cioè 1.7volte la domanda elettrica nel 2022. In termini assoluti l’energia eolica in Italia è in progressiva crescita. Seppure a ritmi inferiori rispetto ad altri paesi europei e alla media del continente, abbiamo già oltre 5000 impianti distribuiti sul territorio nazionale e si prevede che l’energia complessiva ottenibile con l’eolico italiano possa raddoppiare in un decennio, rispetto agli attuali 20 TWh l’anno. L’ISWEC è un sistema di produzione di energia elettrica da moto ondoso che verrà varato a ottobre 2024 a Pantelleria e produrrà 240 MWh all’anno. E poi Futura, l’innovativo prototipo nato dalla ricerca italiana, ha un asso nella manica: l’idrogeno. Progettata e realizzata da un team multidisciplinare di ricercatori ENEA in collaborazione con Lega Navale Italiana e le aziende Arco-FC e Linde Gas Italia, l’imbarcazione rappresenta un primo passo per l’uso del vettore H2 in mare. A bordo è stata installata, infatti, una fuelcell da 1 KW che, al momento del bisogno, può convertire l’idrogeno in elettricità ed acqua. Il sistema permette a Futura, una barca a vela lunga 6 metri e pesante 600 Kg, di godere di un’autonomia di 5 ore viaggiando a 2,5 nodi (circa 4 km/h). Non solo. Grazie a due piccoli moduli fotovoltaici collegati ad una batteria, il mezzo può estendere il viaggio di altre due ore in assenza di vento.”
Si ringrazia per i contributi video:
ISPRA - L'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale - e la MARINA MILITARE ITALIANA
Dipende Da Noi è una campagna del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, curata da Engineering e finanziata dal programma Next Generation EU nell’ambito del PNRR, Missione 2, componente 3 - Investimento 3.3.
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