Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, nell’occasione della crociera attorno al mondo della “Nave Scuola Amerigo Vespucci”, ha curato la produzione di un documentario su 5 temi (Biodiversità, MER, AMP, Cibo e Pesca, Energie Rinnovabili) che illustra le pratiche e le strategie dell’Italia per la tutela del mare e della sua biodiversità.
“Le Aree Marine Protette sono aree costituite da ambienti marini di rilevante interesse, per le caratteristiche naturali, geomorfologiche, fisiche, biochimiche, per le varietà di flora e fauna marine. Queste aree rivestono grande importanza scientifica, ecologica, culturale, educativa ed economica per l’Italia. Il numero delle aree protette e la loro superficie sono cresciuti costantemente nel tempo e continuano a crescere: sono oltre 29 e tutelano complessivamente circa 228 mila ettari di mare e circa 700 chilometri di costa, estendendosi su 11 regioni italiane. La Sicilia e la Sardegna sono le regioni in cui ricadono la maggior parte di aree protette marine sia in termini numerici, che di superficie marina protetta. L’Italia partecipa anche alla tutela del grande Santuario Internazionale per i mammiferi marini, anche conosciuto come Santuario dei Cetacei è un’area marina protetta internazionale, molto estesa, quasi 100.000 Km quadrati, creata ai sensi di un Accordo Internazionale tra Francia, Italia e Principato di Monaco. Il Santuario ha come obiettivo la tutela di un vasto tratto di mare che va dal nord della Sardegna alle coste della Francia, della Liguria e della Toscana, comprendendo interamente il mare intorno alla Corsica. L’Accordo Pelagos per la creazione di un Santuario per i mammiferi marini nel Mediterraneo viene sottoscritto a Roma da Francia, Italia e Principato di Monaco il 25 novembre 1999 ed entra in vigore il 21 febbraio 2002. L’Accordo mira a promuovere, tra i tre Paesi firmatari, azioni concertate armonizzate per la protezione dei mammiferi marini e dei loro habitat contro tutte le eventuali cause di disturbo quali inquinamento, rumore, cattura e ferite accidentali, perturbazioni. Esistono Parchi Sommersi come quello di Baia e quello di Gaiola. Il Parco Sommerso di Baia è una realtà archeologica di eccezionale valore che il fenomeno del bradisismo ha confinato sul fondo marino: Il mare, la risorsa che ha permesso lo splendore dei Campi Flegrei, si fonde con l'archeologia e sotto un sottile strato dl sabbia si scoprono mosaici e la flora e la fauna animano resti di muri e di statue. Il Parco Sommerso di Gaiola deve invece la sua particolarità alla fusione tra aspetti vulcanologici, biologici e storico-archeologici, il tutto iscritto nella cornice di un paesaggio costiero tra i più suggestivi del Golfo di Napoli. Lo stato complessivo delle acque marino-costiere è valutato dall’indicatore sulle acque di balneazione che, nel 2019, è pari al 65,5% della lunghezza complessiva della costa italiana balneabile. L’Italia è tra i Paesi europei con la maggiore dotazione di acque di balneazione.”
Si ringrazia per i contributi video:
ISPRA - L'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale - e la MARINA MILITARE ITALIANA
Dipende Da Noi è una campagna del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, curata da Engineering e finanziata dal programma Next Generation EU nell’ambito del PNRR, Missione 2, componente 3 - Investimento 3.3.
Video
Info
Il pulsante si attiva solo quando ci sono elementi nella playlist