04 Luglio 2024

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, nell’occasione della crociera attorno al mondo della “Nave Scuola Amerigo Vespucci”, ha curato la produzione di un documentario su 5 temi (Biodiversità, MER, AMP, Cibo e Pesca, Energie Rinnovabili) che illustra le pratiche e le strategie dell’Italia per la tutela del mare e della sua biodiversità. 

 

“L’obiettivo dell’investimento di fondi del PNRR è quello di fermare il degrado degli ecosistemi mediterranei e recuperare almeno il 20% dei fondali e degli habitat marini nelle acque italiane entro il 2026, in modo da raggiungere gli obiettivi europei di protezione della diversità e favorire la sostenibilità di attività fondamentali come la pesca, il turismo, l’alimentazione e la crescita blu. Il piano prevede interventi su larga scala per ripristinare e proteggere i fondali e gli habitat marini nelle acque italiane, così da invertire la tendenza al degrado degli ecosistemi mediterranei e potenziarne la resilienza ai cambiamenti climatici. Un'adeguata mappatura degli habitat dei fondali marini e un accurato monitoraggio ambientale sono il prerequisito per definire misure di protezione efficaci. Verrà perciò rafforzato il sistema nazionale di ricerca e osservazione degli ecosistemi marini e costieri, anche aumentando la disponibilità di navi da ricerca di ultima generazione. Altri obiettivi importantissimi sono: la ricostruzione di banchi di ostrica piatta europea in 5 regioni dell’Adriatico, queste ostriche hanno la capacità di costruire veri e propri reef calcarei, l'equivalente alle nostre latitudini delle scogliere coralline tropicali, per questo sono chiamate "ingegneri ecosistemici”; il ripristino delle praterie a posidonia oceanica, coralligeno e foreste a cystoseira, affiancati da specifiche azioni di protezione delle aree, con l’obiettivo di promuovere ed accelerare il loro naturale recupero e ripristinare la connettività ecologica, il tutto per aumentare il volume, la complessità e l’eterogeneità degli habitat, attraendo un gran numero di altri organismi sia animali che vegetali. E ancora: la mappatura di 90 monti sottomarini per cui si utilizzeranno i robot ROV per immagini ad alta definizione nonostante le grandi profondità; ricerche e documentari; lotta ai rifiuti di plastica, soprattutto legate alle attività di pesca, come le reti abbandonate, e la risoluzione del problema marine litter, ovvero dell’impatto che i rifiuti derivanti dalle attività antropiche hanno sull’ambiente marino, come ad esempio l'intrappolamento (entanglement) causato dalle reti fantasma. Quello che facciamo sulla terra ha effetto sul mare: l’impatto del ciclo dei rifiuti, dell’economia circolare, della gestione degli agenti inquinanti. La tutela del mare nasce dalla tutela della terra.”

 


 

Si ringrazia per i contributi video:

ISPRA - L'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale - e la MARINA MILITARE ITALIANA

Dipende Da Noi è una campagna del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, curata da Engineering e finanziata dal programma Next Generation EU nell’ambito del PNRR, Missione 2, componente 3 - Investimento 3.3.

 

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