21 Giugno 2023

Aumento delle temperature e intensificazione di eventi estremi: sono questi i principali fenomeni evidenziati nel Rapporto sullo stato europeo del clima 2022 (ESOTC) realizzato dal Copernicus Climate Change Service (C3S), il Servizio di informazioni sui cambiamenti climatici del Programma Copernicus.

Il documento fornisce una panoramica degli eventi climatici significativi del 2022 in tutto il mondo, un approfondimento sul contesto europeo ed un focus sull'Artico.

I dati del monitoraggio - confrontati con i valori del periodo 1991-2020 – rilevano, per l’Europa, il 2022 come secondo anno più caldo mai registrato, con 0,9 °C sopra la media, e caratterizzato dall’estate più calda in assoluto (1,4 °C sopra la media).

L’aumento delle temperature europee si inserisce all’interno una tendenza al rialzo che ha colpito tutto il mondo negli ultimi decenni: nella regione artica le temperature sono aumentate molto più rapidamente e il 2022 è stato il sesto anno più caldo mai registrato. Un andamento simile si è rilevato in Groenlandia, che ha sperimentato condizioni climatiche estreme, tra cui caldo eccezionale e un settembre privo di neve.

Con riferimento ai Paesi europei, il rapporto evidenzia, insieme alle alte temperature, un’estate caratterizzata da diversi eventi estremi, tra cui vasti incendi e condizioni di siccità diffusa.

Nel corso dell'inverno 2021-22, gran parte dell'Europa ha registrato meno giorni di neve della media e, in primavera, le precipitazioni sono state inferiori rispetto a quanto rilevato negli ultimi anni, specialmente nel mese di maggio che ha avuto il minor numero di piogge mai registrato in precedenza.

Le precipitazioni sotto la media e le eccezionali ondate di calore hanno quindi causato una siccità estesa e prolungata che ha colpito diversi settori, tra cui l'agricoltura, il trasporto fluviale e l'energia.

A tale situazione si è aggiunta la scarsa umidità del suolo che - sempre nel 2022- è stata la seconda più bassa degli ultimi 50 anni: le condizioni calde e secche hanno facilitato incendi boschivi e, per l'Europa nel suo complesso, sono state osservate condizioni di pericolo di incendio superiori alla media per gran parte dell'anno.

Oltre ai risultati derivanti dall’analisi del clima, il Rapporto ESOTC 2022 contiene anche uno speciale sulle risorse energetiche rinnovabili dedicato ai fattori che influenzano il potenziale dell'Europa di generare energia rinnovabile. Il documento mostra come, nel 2022, l'Europa abbia ricevuto la più alta quantità di radiazione solare superficiale in 40 anni, aumentando, di conseguenza, il suo potenziale di produzione di energia solare fotovoltaica.

Un dato che rileva un segnale positivo poiché le riduzioni delle emissioni di gas serra sono indispensabili per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici.

È possibile consultare Il Rapporto ESOTOC 2022, disponibile sia in formato pdf che in versione interattiva, a questa pagina: European State of the Climate 2022 Summary | Copernicus

Fonte: Commissione Europea

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