18 Luglio 2023

Approvata dal Parlamento europeo, lo scorso 12 luglio, la Legge sul ripristino della natura (Nature Restoration Law): promossa con l’obiettivo di contribuire al recupero a lungo termine della natura danneggiata nelle aree terrestri e marine dell'UE,la nuova leggerappresenta lo strumento chiave per la realizzazione della strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030.

In particolare, il provvedimento evidenzia come il ripristino degli ecosistemidegradati sia fondamentale per contrastare il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità e favorire la sicurezza alimentare e prevede che, entro il 2030, l’Unione Europea adotti misure di ripristino della natura che coinvolgano almeno il 20% delle sue aree terrestri e marine. In questo contesto, ciascun Paese UE dovrà quantificare le aree da ripristinare per conseguire gli obietti previsti per ciascun tipo di habitat.

Tra gli ecosistemi terrestri e marini da ripristinare - foreste, fiumi, zone umide, pascoli, ma anche contesti semi-naturali e antropizzati - la normativa ha assegnato la massima priorità al recupero degli ecosistemi che hanno un maggiore potenziale di rimozione e stoccaggio di carbonio e degli ecosistemi che favoriscono la prevenzione o la riduzione dell'impatto delle catastrofi naturali, come le inondazioni.

Le misure previste dalla Legge sulla natura, inoltre, rappresentano un contributo per il conseguimento degli impegni internazionali dell'UE, in particolare quelli indicati nel quadro globale sulla biodiversità delle Nazioni Unite di Kunming-Montreal, l’Accordo delle Nazioni Unite sulla biodiversità.

La legge è in attesa dell’approvazione da parte del Consiglio dell’UE.

Per maggiori approfondimenti sulla Nature Restoration Law:

Fonte: Commissione Europea

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