10 Gennaio 2024

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, con il decreto n. 434 del 21 dicembre 2023, ha approvato il Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici (PNACC).

Si tratta di un passo fondamentale e atteso da anni, che consente all’Italia di avere un quadro di indirizzo nazionale per l'implementazione di azioni finalizzate ad affrontare e gestire la crisi climatica e i relativi impatti, attraverso la massima riduzione dei rischi e il miglioramento della capacità di adattamento dei sistemi naturali, sociali ed economici.

Il PNACC ha l’obiettivo di fornire una strategia per rendere il nostro Paese il più possibile resiliente alla crisi climatica, con una pianificazione di breve e lungo periodo delle politiche di adattamento, sia sul piano nazionale sia su quello locale.

I contenuti del PNACC

Il Piano si articola su due livelli di intervento: uno “sistemico” e l’altro di “indirizzo”, definendo il sistema di governance e di coordinamento necessario ad attuare le azioni attraverso l’identificazione di ruoli, responsabilità, priorità, fonti e strumenti di finanziamento per l’accesso a soluzioni praticabili, individuando altresì gli ostacoli di carattere normativo, regolamentare e procedurale da mitigare e, laddove possibile, rimuovere.

Il PNACC è strutturato in diverse sezioni, tra cui il quadro giuridico di riferimento, il quadro climatico nazionale, gli impatti del cambiamento climatico in Italia e le vulnerabilità settoriali. I quattro allegati al Piano forniscono un approfondimento per la definizione di strategie e piani regionali e locali di adattamento ai cambiamenti climatici e un esaustivo quadro delle conoscenze sui sempre più frequenti e rilevanti impatti in Italia.

Un ulteriore allegato, il quarto, riporta nel dettaglio 361 azioni, ovvero le "possibili opzioni di adattamento" rivolte ai sistemi naturali, sociali ed economici, che troveranno applicazione nei diversi strumenti di pianificazione, a scala nazionale, regionale e locale.

Uno strumento strategico

L’Italia, per la sua posizione al centro del mar Mediterraneo, è sempre più esposta alla crisi climatica e all’intensificarsi degli eventi meteorologici estremi, che nel 2023 sono arrivati a quota 378 (+22% rispetto all’anno precedente). Solo per i danni delle due alluvioni che nel 2023 hanno colpito Romagna e Toscana, l’Italia ha speso 11 miliardi di euro, ossia oltre un terzo della legge di bilancio 2024 appena approvata dal Parlamento.

Per tutte queste ragioni, il PNACC è uno strumento strategico indispensabile e da attuare al più presto, anche attraverso politiche territoriali di prevenzione e campagne di sensibilizzazionesulla convivenza con il rischio, per far sì che si possano evitare le emergenze e, al tempo stesso, cogliere le eventuali opportunità offerte dalle mutate condizioni climatiche, sempre nell’ambito di uno sviluppo sostenibile.

 

Per approfondire

Clima: Approvato il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici

 

 

Fonte: MASE

Esplora i temi

Energia rinnovabile

Transizione ecologica

logo Economia Circolare

Economia circolare

logo Mare e Biodiversità

Mare e biodiversità

logo Sviluppo e Sostenibilità

Sviluppo sostenibile

logo Cambiamenti Climatici

Cambiamenti climatici

logo Energie rinnovabili

Energie rinnovabili