05 Giugno 2024

Per introdurre il progetto RESILIO che è stato pianificato fin dal 2018 nella città di Amsterdam e oggi, a distanza di sei anni, ha concretizzato la sua idea di riprogettazione dei tetti della città trasformandoli in veri e proprie “spugne” per immagazzinare acqua piovana, è necessario introdurre un disegno più grande, una visione che apre le porte alla grande innovazione di una delle città più in fermento dell’Europa.

Cos’è Amsterdam Rainproof?

Questa visione si chiama Amsterdam Rainproof ed è una rete che mira ad aumentare la capacità di "assorbimento" della città - da qui il concetto di spugna anticipato nel paragrafo precedente - incrementando i luoghi e le aree dove l'acqua piovana può confluire durante eventi di pioggia intensa ed evitando potenziali danni. Il progetto Amsterdam Rainproof mira ad attivare una serie di soggetti, istituzionali e privati, per arrivare al 2050 a costruire un modello di una città resiliente al cambiamento climatico. Secondo questo grande disegno l'acqua in eccesso può essere immagazzinata e utilizzata nuovamente. Uno dei possibili utilizzi è di provvedere all’acqua necessaria per lo scarico dei WC o per innaffiare i giardini. Iniziata nel 2014, la rete è composta da un mix di istituzioni governative - incluso il comune di Amsterdam - iniziative di quartiere, Università, aziende private e imprenditori. La strategia per rendere la città resistente alla pioggia è quella di utilizzare la rete per condividere conoscenze e informazioni, riferire e connettere le persone, e avviare e supportare progetti, alcuni dei quali si concentrano su soluzioni basate sulla natura come soluzioni di drenaggio naturale per prevenire le inondazioni.

Le città impermeabili e RESILIO

La grande pressione che deriva dall’urbanizzazione, dall’eccessiva impermeabilità del suolo, dalla ridotta capacità di assorbimento, spinge le amministrazioni a trovare soluzioni per contrastare gli effetti del cambiamento climatico immaginando di poter utilizzare la enorme quantità di acqua generata da eventi estremi per poterla adoperare per le azioni quotidiane e contrastare così la carenza dell’acqua nei periodi di innalzamento delle temperature e di siccità anche in zone notoriamente umide come quella dei Paesi Bassi. Amsterdam affronta queste sfide ed è per questo che ha deciso di testare come le stesse possano essere mitigate in alcune delle sue aree più vulnerabili. Sfruttando l'opportunità di cofinanziamento offerta dalla UIA - Urban Innovative Actions - un'iniziativa dell'Unione Europea che fornisce alle aree urbane in tutta Europa risorse per testare soluzioni nuove e non comprovate per affrontare le sfide urbane, ha sostenuto con i fondi a disposizione il progetto RESILIO e ha realizzato 12.683 metri quadrati di tetti blu-verdi intelligenti su un mix di edifici privati e di case popolari.

 

Ambiente Europa. Amsterdam, la città spugna e il progetto RESILIO

 

Cosa sono i tetti blu-verdi?

I tetti blu-verdi vanno ben oltre ciò che offrono i tradizionali tetti verdi. Sono dotati di tecnologie intelligenti che consentono di trattenere o rilasciare l'acqua in base alle previsioni meteorologiche e alle condizioni in tempo reale. Sensori e valvole a controllo remoto gestiscono lo stoccaggio e il rilascio dell'acqua, rendendoli più efficaci e adattabili. Conservando l'acqua, questi tetti riducono i carichi di picco sul sistema fognario e sugli spazi pubblici durante le forti piogge. L'acqua immagazzinata serve a mantenere l'ambiente naturale dei tetti. In particolare, durante la siccità o il caldo, la tecnologia ha dimostrato di offrire condizioni più salubri per la vegetazione del tetto. La disponibilità di acqua è la chiave per una infrastruttura verde fiorente. In questo modo, i concetti di circolarità sono efficacemente introdotti nell'ambiente urbano costruito.

Sebbene la tecnologia fosse al centro dell'approccio di Amsterdam, il successo non sarebbe stato possibile senza la forte partnership creata e gli sforzi di coordinamento messi in atto dalla città. La Città di Amsterdam, in collaborazione con Waternet, l’organizzazione pubblica di gestione delle acque, ha assunto un ruolo di leadership nel progetto, garantendo una chiara comunicazione, cooperazione tra i partner e rispetto degli obiettivi e delle tempistiche del progetto. RESILIO non è stato un progetto isolato nato improvvisamente. Si è basato su sperimentazioni precedenti per sviluppare un ambiente orientato alla missione: una partnership tra pubblico, privato, mondo accademico e cittadini che ha investito capitale, conoscenze, fiducia e tempo nella visione di una “città spugna”. 

Oggi RESILIO è considerato un progetto pionieristico che serve da modello per altre città che affrontano sfide climatiche simili. Dimostrando la fattibilità e i benefici delle soluzioni di copertura intelligenti blu-verde (blue-green), ispira progetti simili in tutto il mondo e promuove un futuro urbano più resiliente. 

 

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